Ciao! 😊
Benvenuta in questo mio nuovo articolo, un po’ diverso dal solito, in cui vi parlerò della mia visione del Natale e dell’inizio del nuovo anno e di come possono diventare un’occasione preziosa per rallentare, ascoltarci e ritrovare il contatto con ciò che ci fa sentire davvero connessi alla Vita.
Parleremo di festività non come periodo di eccessi o di pressioni, ma come un tempo di cura, presenza e consapevolezza, proprio come accade in un percorso di allenamento fatto con focus e in ascolto di se stesse.
In queste righe voglio accompagnarti a vivere il Natale con leggerezza e gioia autentiche, e il nuovo anno come un nuovo punto di partenza, non da rincorrere ma da costruire passo dopo passo. Perché prendersi cura di sé, del proprio corpo e della propria energia non è una pausa dalla vita: è il modo migliore per viverla pienamente.
Mettiti comoda, respira… iniziamo insieme. 🎄✨
Natale e Nuovo Anno: il tempo prezioso in cui torniamo a sentirci vivi

C’è qualcosa di speciale nell’aria quando arrivano le festività natalizie. Non è solo una questione di luci, di addobbi o di calendari che si avvicinano alla fine. È come se il tempo stesso cambiasse ritmo. Un po’ come succede durante un allenamento fatto con consapevolezza, quando smetti di pensare a quanto manca e inizi ad ascoltare davvero il tuo corpo, il movimento e il tuo respiro.
Per qualche settimana, la vita sembra invitarci a sentire di più.
Forse lo noti anche tu: le giornate sono più brevi, le sere più silenziose, e dentro si apre uno spazio diverso. Uno spazio che chiede attenzione, presenza, verità.
Il Natale, se lo ascolti davvero, non ti chiede di fare di più. Ti chiede di esserci.
Proprio come l’allenamento: non conta fare tutto perfettamente, conta esserci con il corpo e con la mente.
E l’inizio di un nuovo anno non è una corsa verso il futuro, ma un momento delicato in cui puoi fermarti e dire:
“Sono qui. E questo è il mio punto di partenza.”
Come quando inizi un nuovo percorso di allenamento: non importa da dove parti, importa che tu parta in ascolto di te.
La gioia del Natale è connessione

Spesso pensiamo alla gioia come a qualcosa di esplosivo, eclatante, sempre sorridente. Ma la gioia del Natale è diversa. È più morbida. Più profonda. Più vera:
- una risata improvvisa
- una canzone che riporta a un ricordo lontano
- il profumo di qualcosa che cuoce in cucina
- una coperta sulle gambe e il silenzio fuori
- le persone che amiamo
È una gioia che non fa rumore, ma resta.
Un po’ come quella sensazione che arriva dopo un allenamento fatto bene: non euforia, ma equilibrio. Non frenesia, ma benessere.
Il bello del Natale non è che tutto sia perfetto, ma che qualcosa si allenta. Le difese. Le maschere. Le distanze. Anche solo per un momento, torniamo a incontrarci per ciò che siamo davvero.
E quando succede, nasce quella sensazione sottile di pienezza che ci fa dire: “Ecco. Questo conta.”
Ritrovare il valore dei piccoli rituali
Il Natale è fatto di rituali. Alcuni li portiamo avanti da sempre, altri li impariamo strada facendo.
E non importa quanto siano grandi o elaborati: ciò che conta è il significato che gli diamo.
Un rituale è una pausa consapevole nel flusso del tempo.
È un modo per dire alla nostra mente e al nostro cuore: “Questo momento è importante.”
Può essere:
- preparare l’albero ascoltando sempre la stessa musica
- scrivere un biglietto a mano
- accendere una candela ogni sera
- meditare
- fare una passeggiata dopo cena

Questi gesti semplici creano continuità, radici, senso.
Esattamente come accade con l’allenamento: non è un super workout a fare la differenza, ma la costanza delle piccole azioni ripetute nel tempo.
Il benessere, fisico ed emotivo, non nasce da un evento straordinario. Nasce da una presenza coltivata giorno dopo giorno.
Il Natale come ritorno a casa, e casa sei tu
Non tutti vivono il Natale nello stesso modo. E va bene così.
Per alcuni è famiglia, per altri è amicizia, per altri ancora è silenzio e introspezione.
La verità è che il Natale non ha una forma unica: prende la forma di ciò di cui hai più bisogno.
A volte è un ritorno a casa fisico. Altre volte è un ritorno emotivo. Altre ancora è la scoperta che casa puoi diventarla tu per te stessa.
È lo stesso principio che guida il mio modo di intendere l’allenamento: il vero punto di riferimento non è l’esterno, ma la relazione che costruisci con il tuo corpo, con i tuoi ritmi, con i tuoi bisogni.
Quando smetti di rincorrere un’idea ideale di festa (o di performance) e inizi ad ascoltarti davvero, succede qualcosa di importante: inizi a sentire gratitudine per ciò che c’è, invece di mancanza per ciò che non c’è.
E la gioia nasce proprio lì.
La bellezza dell’attesa
Viviamo in un mondo che ci ha disabituati ad aspettare. Tutto deve essere immediato, veloce, risolto.

Eppure il periodo natalizio ci riporta a un tempo più lento.
Un tempo di attesa.
L’attesa del giorno di festa.
L’attesa di un incontro.
L’attesa di un nuovo inizio.
L’attesa non è vuoto.
È spazio fertile.
È in quell’attesa che rinasce la capacità di desiderare, di sperare, di immaginare.
Ed è la stessa attesa che impariamo ad allenare nel percorso fisico: i risultati arrivano, ma solo se rispetti i tempi, se dai valore al processo e non solo al risultato.
Quando l’anno finisce: il valore della chiusura
Gli ultimi giorni dell’anno hanno una qualità particolare.
Non sono ancora futuro, ma non sono più pienamente presente. Sono una soglia.
E sulle soglie non serve correre. Serve fermarsi.
Fermarsi a guardare indietro non per giudicare, ma per comprendere.
Fermarsi a riconoscere ciò che è stato difficile. Fermarsi a onorare ciò che ha funzionato.
Ogni anno ti cambia. Anche se non te ne accorgi. Anche se ti sembra di essere rimasto fermo.
Esattamente come ogni allenamento portato a termine, anche quelli che non sembravano fare la differenza.
La gratitudine che apre spazio alla gioia
La gratitudine non è ignorare ciò che manca. È riconoscere ciò che c’è.
Durante le festività, questo atteggiamento può trasformare completamente l’esperienza. Non perché tutto diventa perfetto, ma perché cambia lo sguardo.
Può essere gratitudine per:
- una persona che ti è stata accanto
- una difficoltà superata
- una lezione imparata
- una forza che non sapevi di avere
Nel percorso di allenamento, la gratitudine è ciò che ti permette di apprezzare il corpo che hai oggi, mentre lo accompagni verso ciò che può diventare.
Quando riconosci ciò che ti ha sostenuto, qualcosa dentro si rilassa. E la gioia trova terreno fertile.
Il nuovo anno: non una promessa, ma una possibilità
L’inizio del nuovo anno non è una pagina bianca. È una pagina che continua una storia.

E non serve riempirla di buoni propositi rigidi o aspettative irrealistiche. Serve intenzione.
Intenzione di:
- essere un po’ più presente
- ascoltarti un po’ di più
- trattarti con più gentilezza
- scegliere ciò che ti nutre
Il nuovo anno non ti chiede di diventare qualcun altro. Ti invita a diventare più te.
Più consapevole, più allineata, più forte nel modo giusto. Come in ogni percorso di allenamento sostenibile.
La gioia del ricominciare (anche lentamente)
C’è una gioia particolare nel ricominciare. Non quella euforica, ma quella tranquilla che nasce dal sapere che puoi scegliere di nuovo.
Scegliere come iniziare le tue giornate.
Scegliere dove mettere energia.
Scegliere cosa lasciare andare.
E se il tuo inizio è lento, incerto, silenzioso… va bene così. La gioia non ha fretta.
La vera trasformazione, fisica e mentale, nemmeno.
Celebrare, anche senza clamore
Celebrare non significa fare grandi feste. Significa riconoscere il valore del tuo cammino.

Puoi celebrare:
- accendendo una candela la sera del 31
- scrivendo una lettera all’anno che si chiude
- brindando a ciò che hai imparato
La celebrazione è un atto di presenza. E la presenza è la forma più pura di gioia.
Un augurio che è anche un invito
Che questo Natale possa sorprenderti con la sua semplicità.

Che il nuovo anno possa accoglierti senza chiederti di correre.
Che tu possa:
- sentire più che dimostrare
- scegliere più che subire
- vivere più che aspettare
La gioia non è qualcosa da rincorrere. È qualcosa che si lascia avvicinare quando smetti di forzarla.
E forse il vero regalo di queste festività è proprio questo: ricordarti che sei già dentro la tua vita.
E che, come in ogni buon allenamento, la forza nasce dalla presenza.
Per questo, se pensi sia arrivato il momento di metterti davvero al centro, di ritrovare te stessa, sia dentro che fuori, io sono pronta ad accompagnarti, e costruire assieme la miglior versione di te stessa.
Scrivimi per saperne di più sul mio Metodo e approccio all’allenamento a [email protected] oppure al n. 3925085333.
Wonder Training è un Metodo pensato per costruire forza, equilibrio e benessere in modo sostenibile; per imparare a muoversi in libertà, ascoltarsi e raggiungere i propri obiettivi passo dopo passo.
Il nuovo anno può essere il momento giusto per iniziare, o ricominciare, con consapevolezza, fiducia e continuità. Io sono qui per accompagnarti, un allenamento alla volta.
Buon Natale e Buon Inizio.
Con tutto il cuore 🎄💪✨
Un abbraccio!
Katia

